Festeggiamenti alla Straverona

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34° a Straverona 15-05-2016

Cos’altro potevo fare nel giorno del mio trentesimo compleanno se non correre?

Nelle settimane che hanno preceduto questo evento ero molto tentato da un’altra corsa: l’affascinante wings for life world run a Milano l’8 Maggio.Ma quando ho visto che l’edizione della straverona di quest’anno si sarebbe tenuta il giorno del mio compleanno, ho telefonato subito a mio fratello: “allora, torniamo a correre alla straverona?”

La sua risposta ha fatto sì che andassi sul sito di mysdam per fare una doppia iscrizione.

Ieri, dopo qualche ora che ero arrivato in terra veneta un temporale ci fa venire qualche preoccupazione. Non che la pioggia potesse fermarmi dal fare la corsa, ma almeno per questo giorno avrei voluto un po’ di sole.In più ci si mette pure mio fratello: “se piove non vengo”. Guardo subito il meteo, e per questa mattina su Verona mettevano nuvoloso con pioggia a partire da mezzogiorno. Evvai!!!Arriviamo come un anno fa in piazza Bra quando stanno gonfiando gli ultimi archi, il tempo di prendere il pettorale e la maglietta tecnica, che il tempo è già volato, e ci ritroviamo a posizionarci sotto al loggiato della gran guardia.

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Di nuovo insieme ai nastri di partenza fratellone

Mi guardo intorno, e lo spettacolo che c’è alle mie spalle non può che darmi conferma della scelta che ho fatto, correre in mezzo a quasi 20000 persone, tutte animate da pura passione, non essendo una corsa competitiva, in più con mio fratello, non ha prezzo.

La scelta dei nostri percorsi è stata diversa, 6 km in città per lui mentre io ho optato ancora una volta per la 20 km che sale sulle colline di Verona per poi scendere e tornare in città.Ci salutiamo, e io inizio subito a fare uno slalom tra la marea di gente che c’è. Molti infatti camminano, alcuni vanno a passo lento. Meglio non rimanere troppo imbottigliati, anche se rimane un bello spettacolo. Dopo poco subito la prima deviazione per coloro che fanno la 6km, mentre noi e quelli della 10 km proseguiamo, attraversando uno dei ponti sull’Adige e costeggiandolo, e non posso che rasserenarmi nell’ammirare lo scorrere del fiume vicino a me.

Al quinto km c’è il primo mega ristoro, ma tiro dritto, inizia la salita, ripida e stretta, larga quanto basta per far passare tranquillamente due persone.Tutti un po’ arranchiamo, anche perché è una salita con quei sassi che spuntano fuori, quindi leggermente più impegnativa. C’è un breve tratto pianeggiante, ma nel complesso sarà lunga quasi 2 km.È dura, ma una volta arrivati in cima la vista e il buon tempo ripagano ulteriormente della scelta fatta, vedo infatti gran parte di Verona sotto di me. Il passaggio in mezzo a vigneti e ulivi mi fa ripensare alla mezza di Riva del Garda, “manca giusto il lago e ci siamo” mi dico.

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Parte del fiume di gente alla Straverona

Arrivati in prossimità del nono km altro ristoro, lì mi fermo due secondi a bere un bicchiere d’acqua, poi si riparte, e giù fino a entrare in città, attraversando inizialmente anche un po’ di strade sterrate di un percorso verde, e poi pian piano che ci avvicinavamo alla città stradelle e piccoli vicoli, con arrivo finale dietro all’Arena.Come ogni buon runner che si rispetti, appena finito mi dirigo subito al ristoro e successivamente al punto concordato con mio fratello per rivederci.

Anche questa corsa è finita, guardo le scarpe ai miei piedi, e una volta tornato a casa e tolte non posso che ringraziarle, mi hanno accompagnato per più di 1000 km, aiutato a realizzare il mio PB nella mezza maratona, e oggi per loro era l’ultima corsa, ormai si sono rovinate pure nell’interno, e non posso continuare a fasciarmi i piedi ogni volta che corro per evitare che mi facciano i solchi sulla pelle. Ho tirato avanti fino ad oggi perché avrò un mese e mezzo di pausa dalle corse, e quando riprenderò ho deciso di acquistarne un nuovo paio, e puntare dritto al sogno…

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